Il VALORE DELLA TIC nella differenziazione didattica

Le tecnologie digitali sono attivatori potenti di metodologie generative nelle progettazioni didattiche degli insegnanti; è l’approccio pedagogico differenziato, non puramente strumentale , che restituisce al digitale il valore inclusivo nell’ottica di una riadattamento delle discipline, incontrando non solo le diversità e i bisogni degli alunni, ma apprezzando la ricchezza delle modalità di apprendere di ciascuno.

La versatilità adattiva delle tecnologie con valore didattico, abilitando e compensando, risponde opportunamente ai diversi stili di apprendimento, incrementando i processi motivazionali ed attentivi a più livelli.

Nella prospettiva metodologica della “differenziazione didattica” le attività “educative e didattiche mirate, progettate per soddisfare le esigenze dei singoli” (D’Alonzo), trovano nell’engagement digitale una varietà significativa di opportunità di apprendimento “agenti” e rielaborative.  Offrire a ciascun allievo opportunità di accesso ad ambienti digitali integrate, significa considerare le modalità peculiari dell’apprendimento (stimolante, reticolare, collaborativo, costruttivo e riflessivo-metacognitivo) secondo le condizioni adatte alle differenti abilità.

Differenziazione CeDisMa

In ottica concretamente inclusiva, quindi,  occorre pensare a modalità plurime di rappresentazione dei codici comunicativi (apprendimenti) da proporre alla classe, a diverse modalità di espressione e di azione del pensiero, e differenti modalità di lavoro e coinvolgimento degli studenti.

E’ significativo e opportuno pensare alle tecnologie della comunicazione, proprio per evitare un determinismo sterile, a scenari non frontali e trasmissivi, in cui la progettazione dei saperi e del setting educativo (lavoro in team) accada in uno spazio di azione intenzionale, secondo esperienze significative che contribuiscano all’agire competente di ciascuno.

Metacognitivamente le TIC “segnalano” le modalità e i percorsi di apprensione e di elaborazione delle informazioni, restituendo consapevolezza delle scelte e dei processi di approccio ai problemi.

Differenziare contenuti e abilità, modulando attività secondo processi diversi, trova negli ambienti digitali soluzioni aperte di lavoro, realizzando attività a cui tutti possono partecipare, con forti ricadute sui vissuti di autoefficacia e di stima di sé.

L’innovazione didattica risiede nell’approccio pedagogico con cui l’insegnante realizza, in contesti sfidanti, le possibilità di traduzione didattica della gestione flessibile delle informazioni, insieme all’attivazione di processi di riflessione, per una scuola di tutti, strategicamente orientata alla crescita personale.

 

Riferimenti Bibliografici e risorse per l’approfondimento: