SUPPORTARE L’INCLUSIONE SCOLASTICA DI ALUNNI CON AUTISMO: LO SPORTELLO PROVINCIALE AUTISMO A MILANO

  1. La Fondazione annovera un’esperienza più che centenaria in termini di assistenza altamente professionale e specializzata a persone con disabilità complesse ed elevati livelli di fragilità. Inoltre, nell’ambito dei servizi socio-sanitari, gestisce servizi diurni e residenziali dedicati a persone con disabilità intellettiva, disturbo generalizzato dello sviluppo e autismo ed inoltre un servizio di Counseling per l’autismo erogando interventi abilitativi ed educativi secondo i parametri della psico-educazione strutturata come previsto dalle linee guida nazionali.

    Il Counseling Territoriale per l’Autismo propone programmi personali per ogni utente e training che permettono di acquisire abilità per affrontare la realtà della vita quotidiana. Gli interventi psicoeducativi sono declinati con diversi gradi di intensità e in differenti contesti: in ambulatorio, a domicilio, a scuola, in ambito lavorativo o nel contesto sociale.

    Il fine è di aiutare le persone a migliorare le proprie capacità comunicative e cognitive, incoraggiare la socializzazione, la lettura, la scrittura e le abilità logico-deduttive; promuovere il rispetto delle regole, l’autonomia di movimento e di gestione economica, in particolare l’inlcusione sociale.

  2. OBIETTIVI GENERALI

    L’obiettivo dello sportello è offrire a tutte le istituzioni scolastiche della provincia che accolgono alunni con autismo un servizio di supporto e consulenza sull’intervento educativo e didattico proposto nelle classi, promuovendo un dialogo attivo con la famiglia e la rete di supporto.
    In particolare, gli obiettivi della supervisione pedagogica del servizio richiesta al CeDisMa e alla Direzione Servizi Innovativi per l’Autismo della Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus sono:

    1. promuovere un percorso formativo attorno ai nodi problematici della gestione della classe dell’allievo con autismo;
    2. fornire strategie e strumenti operativi ;
    3. offrire laboratori pratici di strategie funzionali;
    4. consolidare il lavoro di rete ;
    5. giungere alla definizione di buone prassi educative.
    6. raccogliere e documentare esperienze, buone pratiche, strumenti, materiali, informazioni, da

      mettere a disposizione su tutto il territorio della provincia;

    7. collaborare con le Associazioni e gli Enti che si occupano dei problemi dell’autismo.