Gioco e tempo libero nel bambino con disabilità

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Chi di noi non ha mai giocato? Chi non ha mai apprezzato la bellezza di un semplice disegno o di una costruzione? Chi non ha mai riso insieme al compagno di divertimenti? Forse per alcuni la risposta a queste domande sembra scontata, eppure non lo è affatto! Per la maggior parte delle persone il gioco è stato, ed è ancora, uno dei momenti più piacevoli di incontro e dialogo con gli altri, con gli amici, i figli, i genitori ed anche nell’età adulta il gioco rimane una delle occasioni di piacere e di benessere fondamentali per la persona. Per il bambino con disabilità l’incontro con il gioco è spesso l’incontro con il limite: i giochi sono “difficili”, non accessibili, non è in grado si svolgerli con i compagni, gli amici e i famigliari. Questo limite può diventare, però, il punto di partenza (e non di arrivo) per strutturare una nuova dimensione di qualità della vita e di benessere durante il tempo libero e per tutta la vita del bambino con disabilità.

Autore: P. Molteni

Anno: 2011