Diversità e apprendimento

Gli allievi problematici, coloro, cioè, che presentano atteggiamenti di disturbo e che occorre spesso richiamare perché‚ distratti, ai quali la scuola non sembra interessare perch‚ incapace di suscitare in loro una valida motivazione nei confronti dei contenuti disciplinari, rappresentano una questione preoccupante. Le statistiche, come abbiamo visto, danno dei dati considerevolmente alti rispetto al numero di allievi che abbandonano i nostri circuiti scolastici, uso il termine “abbandoni” in senso molto ampio comprendendo anche tutte quelle espulsioni tramite bocciature che sono l’anticamera diretta ad una fuoriuscita anticipata dai normali iter formativi.

La scuola, però, ha il dovere di essere al servizio di tutti, anche di coloro che non riescono ad adattarsi ai normali canoni di convivenza sociale, anche di coloro che sono fonte di fastidio continuo e che danno risultati non apprezzabili negli apprendimenti e, spesso, molto al di sotto dei requisiti richiesti dai programmi ministeriali. Nella scuola italiana si fa pochissimo per offrire ai soggetti problematici un ambiente formativo adatto alle loro esigenze e che sappia esaudire il loro diritto allo studio.

Si è cercato in questo libro di offrire un contributo, frutto di esperienza professionale, alla risoluzione delle problematiche concrete relative soprattutto alla didattica. I pilastri su cui costruire un’impostazione formativa organica, rispettosa delle esigenze peculiari degli allievi problematici, sono stati specificati ed esplicitati in un’attenzione alla persona che fin dai primi momenti si deve esprimere in un accompagnamento istituzionale dell’esperienza formativa, in un rapporto interpersonale fra allievo ed insegnante colmo di intenzionalità educativa e rispettoso della dignità della persona, in un’impostazione della prassi educativa che prenda alimento dai bisogni motivanti degli allievi problematici, il tutto fondato sulla competenza effettiva dell’insegnante di padroneggiare le varie tecniche didattiche da utilizzare in base alle esigenze peculiari degli allievi problematici. E’ inutile nasconderlo: con questi soggetti molto dipende dalle abilità dell’insegnante, dalla sua professionalità e capacità nel mettere in gioco un processo educativo affascinante per l’allievo.

Autore: L. d’Alonzo

Anno: 1995